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recensione

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jack krauser™
view post Posted on 1/6/2008, 15:38     +1   -1






Phantom Hourglass è il diretto seguito di The Wind Waker, cronologicamente collegato alla fine del primo episodio denota un legame che non si sofferma solo a trama/personaggi/citazioni, ma anche allo stile grafico; il cosidetto amato/odiato cell-shading, che senza ombra di dubbio sul portatile Nintendo trova la sua dimensione perfetta.

DS per le sue potenzialità grafiche risulta senza ombra di dubbio più adatto a creare ambientazioni “cartonesche/manga” piuttosto che ambienti realistici, e Phantom Hourglass spreme a fondo le potenzialità grafiche del Nintendo DS, tanto da risultare il prodotto tecnicamente più riuscito sul portatile a doppio schermo.

Il merito và sopratutto a delle animazioni favolose, che (risoluzione a parte) lo avvicinano tremendamente alla versione 128 bit, siamo di fronte a una “qualità grafica di seconda generazione” per lo sviluppo dei giochi tattili, e speriamo che diventi un punto di riferimento per tutti i prodotti futuri.

Il sonoro è qualitativamente all’altezza di tutto il resto, le colonne sonore anche se sicuramente già sentite, vantano adeguati remix, e si accompagnano perfettamente con tutte le fasi del gioco, commuovendo e divertendo il giocatore.

Uno zelda tutto da toccare

Link ritorna quindi ad essere vispo e buffo, affiancato da Dazel e la sua banda di allegri pirati impegnati a solcare i mari alla ricerca di nuove terre emerse. L’avventura ha inizio esattamente quando si ritrovano a navigare in una zona dell’oceano ricoperta da fitta nebbia, a un tratto appare un misterioso vascello privo di equipaggio; Dazel intrepida sale a bordo in esplorazione, ma accade qualcosa; Link la sente gridare, e nel tentativo di soccorrerla cade in acqua e perde i sensi…

A risvegliarlo è la voce di una fatina (tanti mitici episodi iniziano con un risveglio) che lo trova disteso sulla spiaggia di un’ isola sconosciuta. Sarà lei ad accompagnarlo lungo questa nuova avventura, alla ricerca di Dazel. La fatina non solo rappresenta una guida, è anche la punta del pennino e Link la segue fedelmente sullo schermo, sapendo quali nemici colpire e con quali oggetti interagire con un semplice tocco.

La scelta dei programmatori Nintendo riguardo al gameplay è stata azzardata ma ha centrato il bersaglio, Phantom Hourglass è interamente giocabile tramite i tocchi del vostro pennino, compreso l’uso degli oggetti, e la risoluzione degli enigmi ! scordatevi quindi tasti e croce direzionale.

Tutto risulta piuttosto intuitivo anche durante il combattimento, colpi di spada, capriole e tutto il resto sono sempre presenti nel repertorio di link, e incredibilmente facili da eseguire.
Per afferrare i massi, ad esempio, basta “cliccarli” col pennino e Link li solleverà, con un altro “clic” li lancia esattamente nel punto desiderato. Anche per combattere non rimpiangerete mai i tasti, basta indicare i nemici, e “tracciare spadate” su di essi.
Forse l’unica mossa scomoda sono le capriole, infatti link per eseguirle deve percepire il disegno di un cerchietto, ma si tratta di un dettaglio poco significante ai fini della funzionalità di gioco, che in un attimo trascineranno il giocatore a urlare nel microfono per una trattativa, o soffiare per spolverare un oggetto, e tante altre cose, come la funzione di prendere appunti sulla mappa, che nonostante possa sembrare banale, risulterà nel corso del gioco fondamentale.
Zelda Phantom Hourglass è pieno di dettagli, come customizzare la propria nave, comprando e vendendo i singoli pezzi, al fine di realizzare il vascello dei propri sogni, tutti elementi che impreziosiscono un gameplay stimolante e coinvolgente, non ripetitivo, ed in ultimo, estremamente appagante anche per chi ha visto nascere la saga.

Pur essendo il seguito di The Wind Waker questo episodio non eredita i difetti del prequel, e chi si è lamentato di un mare troppo grande e vuoto, difficilmente troverà lo stesso difetto in questo nuovo episodio. Sopratutto la scarsa quantità di dungeon del prequel cubico è stata brillantemente colmata da questo splendido prodotto che “forse a differenza dell’altro” è stato pubblicato quando pronto, e senza nessuna fretta.

A completare la grande opera troviamo un multiplayer online abbastanza curato; Il nostro eroe a turno verrà impersonato da uno dei due contendenti, Link deve portare le Gemme della forza nella sua base, il compito dell’avversario è quello di gestire tre guardie e ostacolare la missione dell’eroe nintendo, che durante il percorso potra comunque disporre di vari bonus.
Questa sorta di “cattura la bandiera” seppure leggermente limitata è realizzata bene, e aggiunge profondità a un gioco già “completo” nel singolo.

Commento

The Legend of Zelda: Phantom Hourglass è la prova tangibile che i capolavori veri non muoiono mai, un gioco immenso come l’oceano, che mai perde di intesità come succedeva a The Wind Waker (GameCube), è di fatto lo supera sotto tutti gli aspetti, ponendosi senza ombra di dubbio come acquisto imperdibile per chiunque.




 
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Ganon 93
view post Posted on 1/6/2008, 19:30     +1   -1




grande gioco
 
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michael world
view post Posted on 1/6/2008, 19:45     +1   -1




mettila da dove l'hai presa
 
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2 replies since 1/6/2008, 15:38   33 views
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