| The Legend of Zelda: Four Swords Adventures si gioca contemporaneamente sia su GameCube sia su GameBoy Advance: Link può infatti spostarsi con continuità dalla TV al piccolo schermo del portatile. Se da una lato questa trovata permette un gameplay davvero unico, dall'altro costringe il gioco a una grafica bidimensionale, indispensabile per dare continuità stilistica sui due differenti hardware.
Fortunatamente gli abili grafici Nintendo non hanno vissuto questo obbligo come un limite, sbizzarrendosi nella realizzazione di bellissimi effetti speciali tridimensionali che animano le già stupende schermate del gioco. Ci spiace che le foto non ne mostrino appieno la qualità, ma dobbiamo ammettere che la grafica di The Legend of Zelda: Four Swords Adventures, lungi dall'essere un "passo indietro" rispetto allo stupendo The Wind Waker, si caratterizza in modo unico nel panorama della produzione GameCube e videoludica in genere, trovando qualcosa di paragonabile solo in quel capolavoro di stile chiamato Viewtiful Joe.
Certamente molti giocatori non apprezzeranno l'impronta retrò del gioco, ma vista in movimento la grafica di The Legend of Zelda: Four Swords Adventures non sminuisce l'hardware su cui gira, bensì valorizza il lavoro di caratterizzazione dei grafici. Al di là dell'alta definizione dei personaggi, il nuovo Zelda vanta bellissime zoomate che allargano, quando necessario, il campo visivo fino a comprendere tutta l'area attualmente attraversata, eccezionali effetti per le fiamme e le bombe (entrambi ripresi da The Wind Waker), deformazioni in occasione di eventi speciali (come bombe giganti e martellate, davvero capaci di dare una "scossa" al gioco), un altissimo numero di personaggi contemporaneamente su schermo (si parla di decine e sempre senza il minimo rallentamento) e una generale abbondanza di effetti luminosi che danno reale a spessore alle due dimensioni.
Il risultato finale ricorda titoli come Viewtiful Joe o Paper Mario, dove si gioca con il 2D alla ricerca di nuove soluzioni grafiche. In questo caso le due dimensioni sono più un obbligo che una scelta, ma sarebbe oltremodo limitante pensare pensare che la grafica di The Legend of Zelda: Four Swords Adventures sia identica a quella di A Link to the Past.
Passando al sonoro, come prevedibile anche in questo caso pochi stravolgimenti rispetto agli standard imposti da The Wind Waker prima e The Minish Cap poi: la vocina di Link è molto bambinesca e suona piuttosto bene sui personaggi; gli effetti sonori sono quelli classici della serie, resi più nitidi dalla qualità audio GameCube. Infine massimo gradimento per i controlli via joypad, complessivamente superiori a quelli via GameBoy Advance, per la migliore sensibilità e posizione dei tasti dorsali e del pad direzionale. Giocato in singolo, The Legend of Zelda: Four Swords Adventures rende meglio con il controller standard GameCube, ma anche il GameBoy Advance (comunque obbligatorio per il multiplayer) risponde più che bene.
si ringrazia nextgame.
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