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Versione: Ritratto di Temistocle, Nepote

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Ganon 93
view post Posted on 17/5/2011, 17:28     +1   -1




Themistocles, Noecli filius, Atheniensis fuit. Huius vitia principio adulescentiae magnis sunt emendata virtutibus,andeo ut anteponatur huic nemo, pauci pares putentur. Sed ab initio est ordiendum. Pater eius Neocles generosus fuit; is uxorem Acarnanam civem duxit, ex qua natus est Themistocles. Qui cum minus esset probatus parentibus, quod et liberius vivebat et rem familiarem neglegebat, a patre exheredatus est. Quae contumelia non fregit eum, sed erexit. Nam cum iudicavisset sine summa industria non posse eam exstingui, totum se dedit rei republicae, diligentius amicis famaeque serviens. Celeriter necessaria reperiebat, facile eadem oratione explicabat, neque minus in rebus gerendis promptus quam excogitandis erat, quod et de instantibus tam vere iudicabat et de futuris tam callide coniciebat, ut brevi tempore illustraretur. Primus autem gradus fuit capessendae rei publicae bello Corcyraeo; ad quod gerendum praetor a populo creatus non solum praesenti bello, sed etiam reliquo tempore ferociorem reddidit civitatem. Ille persuasit populo ut pecunia publica classis centum navium aedificaretur. Qua celeriter effecta primum Corcyraeos fregit, deinde maritimos praedones consectando mare tutum reddidit.



TRADUZIONE:

Temistocle, figlio di Neocle, era ateniese. I vizi di questo della prima giovinezza furono compensati dai suoi grandi meriti, a tal punto che nessuno gli può essere anteposto, pochi possono ritenersi uguali. Ma bisogna cominciare la sua vita dall'inizio. Suo padre Neocle era nobile. Egli sposò una donna di Alicarnasso, dalla quale nacque Temistocle. Il quale, non essendo ben visto dai genitori, perché viveva troppo liberamente e trascurava il patrimonio, fu diseredato dal padre. Questa onta non lo abbatté, ma gli fu di sprone a bene operare. Infatti, avendo capito che essa non si poteva riparare senza una grandissima operosità, si diede tutto alla vita pubblica, adoperandosi per gli amici e per il proprio buon nome con molta cura.
Egli difendeva spesso i privati cittadini nei tribunali, spesso prendeva parte alle discussioni nell'assemblea del popolo, nessuna cosa di qualche importanza veniva fatta senza di lui, rapidamente scopriva quelle cose, che erano necessarie, le chiariva facilmente colla parola. E non era meno pronto nel fare cose che nel concepire, perciò si pronunciava con molta verità sulle cose presenti, come dice Tucidide e congetturava con temerarietà sulle cose future. Onde avvenne che in breve tempo si rese illustre. Il primo passo della sua vita politica fu durante la guerra di Corcira; eletto stratega dal popolo per dirigerla rese la città più fiera non solo durante l'attuale guerra ma anche nei tempi successivi. Infatti, visto che il denaro pubblico, che si ricavava dalle miniere, ogni anno era sperperato a causa delle donazioni dei magistrati, egli persuase il popolo a costruire con quel denaro una flotta di cento navi. Allestitala velocemente, dal principio vinse i Corciresi, poi cacciando i pirati del mare rese il mare sicuro.
 
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