Ganon 93 |
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| L’idea originaria, infatti, appartiene all’ingegnere Pier Giorgio Perotto che, a quei tempi, si era visto chiudere la porta in faccia da Olivetti: “Se le grandi aziende americane, l’IBM e gli altri non hanno costruito niente di simile, vuol dire che è un prodotto senza futuro”. Programma 101 era in grado di eseguire tutte e 4 le operazioni oltre alla radice quadrata. Ovviamente la definizione di personal computer è stata attribuita solo in seguito. Spiegava lo stesso Perotto: “Nel 1965 non esisteva l’idea stessa di strumento di elaborazione personale, con programma, supporto magnetico per l’ingresso e l’uscita dei dati e delle istruzioni, totalmente autosufficiente, da mettere sulla scrivania di un qualsiasi impiegato di un ufficio. Potevamo pensare che la macchina avrebbe potuto più facilmente essere accolta negli ambienti tecnico-scientifici, ma anche lì c’era il timore che questi fossero abituati a usare strumenti di elaborazione più potenti, anche se più scomodi e meno accessibili. Questi ambienti avrebbero rappresentato comunque un mercato abbastanza limitato”. A distanza di tanti anni, Alessandro Bernard e Paolo Ceretto hanno deciso di non far cadere nel dimenticatoio la storia di questa intuizione. I 2 hanno realizzato il documentario “Programma 101 - Memory of the Future” che andrà in onda il 26 giugno prossimo su History Channel.
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